Una applicazione classica delle ricerca operativa è l'assegnamento di frequenze in una rete dati via etere. L'articolo che vi voglio proporre illustra l'attività del prof. Sassano, professore ordinario di ricerca operativa alla Sapienza di Roma, in qualità di consulente dell'Autorità per le comunicazioni sullo spettro elettromagnetico.
L'articolo dal titolo Ridurre le reti tv e subito l'asta per la banda larga è disponibile su ilsole24ore.com.
Buona lettura a tutti.
Le reti televisive nazionali devono essere equivalenti per copertura (il 97% della popolazione, oltre l'80% del territorio), devono trasmettere su frequenze coordinate con i paesi confinanti in modo da rispettare il "dogma" dell'equivalenza. Si tratta di 21 reti terrestri - o meglio 20, perché quella della Rai "decomponibile" richiede più qualità di quelle equivalenti - più quattro in Dvb-h per la tv "mobile". Alle locali sono riservate 27 frequenze su 49. Numeri definiti sulla base delle reti analogiche e digitali esistenti. Con il Piano, l'Agcom ha utilizzato un fattore moltiplicativo di quattro per i programmi nazionali analogici di Rai e Mediaset, di tre per Telecom Italia Media e di sei per un programma analogico locale.
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