Che l’informatica sia largamente utilizzata nel settore dell’energia è una cosa ovvia; ed è anche vera da tanti anni. La fatturazione, le paghe, la gestione delle reti, la pianificazione della produzione: queste e tante altre funzioni beneficiano dell’informatica nel settore dell’energia come in tanti altri settori produttivi.
Quello che però sta accadendo da poco tempo è il supporto che l’informatica sta fornendo alla definizione e realizzazione di un processo di transizione ad un sistema energetico che sia neutrale rispetto alla produzione di CO2.
Dal mio punto di vista, quello di chi realizza e fornisce sistemi di supporto alle decisioni, sto vedendo, oltre che contribuire, come l’informatica sta supportando la transizione al nuovo sistema energetico:
- previsione della produzione da fonti non programmabili, come l’eolico ed il fotovoltaico;
- previsione dei consumi di energia elettrica e gas naturale;
- gestione del rischio dovuto all'incertezza delle previsioni dei consumi e della produzione da eolico e fotovoltaico;
- ottimizzazione di portafoglio, per produrre più energia con meno risorse;
- simulazioni delle reti di trasporto e distribuzione, come supporto alla loro gestione;
- ottimizzazione dei processi produttivi e sincronizzazione con le dinamiche dei mercati dell’energia;
- accedere agli open-data degli operatori del sistema elettrico e del gas.
Partendo dalle mie stesse considerazioni, qualcuno, che non so chi sia, ha coniato il termine energy informatic, ovvero tutte quelle applicazioni dell’informatica che sono specifiche per la gestione dell’energia. Forse è una semplice idea di marketing, ma sicuramente è il riflesso di un importante cambiamento in atto.
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