Passa ai contenuti principali

Dodici tipiche sciocchezze sulla Ricerca Operativa

Segnalo un interessante lavoro del prof. Giovanni Righini dal titolo "Dodici tipiche sciocchezze sulla Ricerca Operativa". Dal sito del professore, riporto un piccolo estratto che ci permette di capire l'intento con cui sono state scritte queste riflessioni:

Perché in Italia non si insegna la R.O. nella scuola

Reduce da innumerevoli frustranti esperienze nei panni di ricercatore operativo e in particolare di responsabile AIRO per le scuole, ho pensato bene di mettere per iscritto una volta per tutte le "Dodici tipiche sciocchezze sulla Ricerca Operativa", nella speranza che il lettore acquisisca qualche informazione in più e si astenga dal diventare a sua volta un ennesimo acritico ripetitore delle sciocchezze medesime. Se mi sono fermato a dodici è soltanto perché mi ero riproposto di arrivare a dieci e ad un certo punto mi sono accorto di aver già sforato...
Le dodici sciocchezze sono:
  1. La Ricerca Operativa non esiste
  2. La Ricerca Operativa non è ben definita
  3. La Ricerca Operativa non è importante
  4. La Ricerca Operativa è una branca dell'Informatica, è cosa da tecnici
  5. La Ricerca Operativa è astratta, è cosa da matematici
  6. La Ricerca Operativa è una nicchia
  7. La Ricerca Operativa è solo per pochi, non piace agli studenti, non attira i giovani
  8. La Ricerca Operativa non offre prospettive lavorative interessanti
  9. La Ricerca Operativa è morta
  10. La Ricerca Operativa richiede una formazione non fondamentale ma specialistica, di livello universitario
  11. Non c'è domanda di Ricerca Operativa
  12. La Ricerca Operativa non funziona

Commenti

Post popolari in questo blog

Digital Twin – Il caso Hyperloop

  Con il termine  hyperloop  si identificano una serie di tecnologie che promettono di rivoluzionare il trasporto di persone e cose. L’idea di base è molto semplice: far viaggiare all’interno di tubi, dove viene creato il vuoto, delle capsule ad alta velocità con binari a levitazione magnetica.   Credits: Virgin Hyperloop on instagram.com/p/CRHEB9ctQ6u/   Qualche tempo fa, mi è capitato di leggere un interessante articolo su come la progettazione della soluzione guidata dal gruppo Virgin, sia stata affiancata da analisi svolte mediante un sistema di ottimizzazione matematica. Come meglio descritto nel seguito, un digital twin, completamente basato su un modello matematico di ottimizzazione, permette di valutare le migliori scelte progettuali tenendo in considerazione i vari obiettivi di progetto.   La necessità di avere un digital twin nasce probabilmente dal fatto che le tecnologie  hyperloop  non hanno una base di partenza già esistente. No...

La programmazione dichiarativa come sistema di intelligenza artificiale

Sull'intelligenza artificiale si è creato un grosso equivoco, che vale la pena risolvere. https://www.instagram.com/p/BwyfskdnV7a/ Senza voler essere formali, l’accezione comune di intelligenza artificiale è usata per identificare un sistema informatico basato su reti neurali usato per risolvere problemi di  difficile formalizzazione . Ad esempio, le auto a guida autonoma, i sistemi di traduzione in tempo reale, la previsione dei prezzi dell’energia. Per  difficile formalizzazione  intendo un concetto molto sottile. Scrivere un algoritmo che sia in grado di riconoscere l’immagine di un gattino è molto difficile se non impossibile. Mentre, in maniera paradossale, è più semplice scrivere un algoritmo che  impari  a riconoscere gattini perché è stato addestrato con le immagini di mille diversi gattini. Cablare ed addestrare una rete neurale che riconosca gattini è un esempio di  meta-programmazione , proprio perché non si scrive un algoritmo che ca...

PuLP – Un valido strumento per la didattica

L'insegnamento dei concetti di base della ricerca operativa, ovvero la programmazione lineare, ha trovato nel corso degli ultimi anni diversi strumenti di supporto. Sono ormai parecchi i software gratuiti e open source che permettono agli studenti e agli insegnanti di toccare con mano le nozioni e i concetti spiegati e studiati sui banchi. Ricordiamo, ad esempio, glpk che con il suoi linguaggio di modellazione MathProg permettete di scrivere e risolvere anche complessi modelli di programmazione lineare intera. Oppure citiamo anche lp_solve che con il suo ambiente impropriamente chiamato lp_solve IDE permette di scrivere e risolvere modelli di programmazione lineare direttamente nella formulazione matematica. A mio avviso però le proposte appena citate sono limitate nella potenza espressiva e nelle capacità di integrarsi con altri software o moduli esterni. Queste limitazioni sono egregiamente risolte da PuLP : un modellatore di problemi di programmazione lineare intera basato ...